La stampa offset
La stampa offset nasce agli inizi del 1900, negli Stati Uniti.
Si tratta di un tipo di stampa indiretta che avviene tra la lastra d’alluminio e i rulli dove gira avvolto l’inchiostro.
I vantaggi della stampa offset sono molteplici e differisce dalla rotativa in quanto stampa sui fogli piani e non a bobina.
Questo sistema di stampa garantisce un livello di produzione elevato con qualità di altissima definizione su qualsiasi supporto di carta.
Non di meno importanza sono i costi contenuti a parità di quantità stampate.
Le moderne macchine da stampa possono arrivare a stampare 20.000 fogli l’ora, permettendo un avviamento velocissimo e costi ancora più contenuti.
Le macchine da stampa offset si dividono in diversi formati, piccoli e grandi formati.
Per piccoli formati si intendono macchine che possono stampare fogli piani di carta di dimensioni non superiori al 35×50 cm.
Vi sono macchinari “intermedi” che stampano fogli di carta piani di dimensioni fino al 50×70 cm.
Per grandi formati, infine, si intendono macchinari che possono stampare fogli piani dal 70×100 cm , fino al 150×200 cm!
Da sottolineare che non tutti i costruttori arrivano al 150x200cm, la maggior parte si fermano al 120x160cm.
Le macchine per grandi formati vengono utilizzate e acquistate da aziende che lavorano nel campo dell’editoria e del packaging.
Per quest’ultimo, esistono macchinari tarati per stampare fogli di cartone,dal 500g/mq in su, fino ad arrivare al cartone ondulato, senza l’utilizzo della stampa flessografica.
Le moderne macchina da stampa, inoltre, sono dotati di molteplici automatismi capaci ridurre a tempi ridottissimi gli avviamenti con uno spreco minimale di carta.
Regolazione automatica dei calamai, inserimento lastre automatico e lavaggio dei caucciù automatici sono solo alcuni degli automatismi delle moderne macchine da stampa.